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giovedì 13 settembre 2012

Sapori antichi, antichi saperi. I fichi secchi.

Come ogni fine estate, ecco che maturano i fichi! E subito il pensiero va alle sere d'inverno, quelle fredde serate passate in casa e rese dolcemente piacevoli da un bocconcino...

Ma quest'anno le mani della mamma fanno fatica, allora è il momento di tramandare la tradizione. Per non lasciarla chiusa in un cassetto, per non perdere la memoria di antichi gesti d'amore. Perché se non è amore quello che ti fa stare seduta su una sedia per ore ad aprire e chiudere per bene ogni metà e permettere che custodiscano con garbo quella saporita mandorla tostata, schiacciando bene i bordi, appiattendo il frutto per evitare che si apra, e intanto ritrovarsi le mani talmente appiccicose da rendere il lavoro sui successivi sempre piu faticoso... che cos'é tutto questo, se non amore?



Allora tramandiamola per bene, questa golosa tradizione. Segniamo ogni passaggio, per non dimenticarlo. Dopo averli aperti a metà e fatti seccare al sole per giorni e giorni ecco cosa si deve fare: si aprono per bene le due metà, si mettono dentro 3-4 semi di finocchio e la mandorla tostata e si chiudono con cura, cercando di sigillare bene schiacciando i bordi e tutto il fico. Sistemati in una teglia, si passano in forno a 150° per una ventina di minuti.


Giusto il tempo di far espandere nell'aria quel dolce aroma mieloso... e li ritrovi color biscotto, magicamente ammorbiditi e pronti per essere conservati. Si schiacciano per bene uno sull'altro, con una spruzzata di cannella e scorza di arancia, qualche altro seme di finocchio sparso qua e là, e una foglia di alloro in cima ad ogni confezione. Infine si coprono con un pezzo di carta da forno, una tovaglia e magari una copertina, per farli raffreddare sì, ma lentamente.




E poi... buon inverno.