sfondo-blog

sfondo-blog

venerdì 23 marzo 2012

Un compleanno da festeggiare

Quale occasione migliore per inaugurare il mio ricettacolo online!
La tesi non è ancora consegnata, ma è praticamente finita. E i 35 anni dell'uomo non possono passare in sordina. Non aspetto altro per riavvicinarmi ai fornelli. O meglio, per pasticciare in cucina e metterla sottosopra. Cosa che mi è riuscita benissimo. :D
Se facebook avesse collaborato, le foto che ho fatto in corso d'opera sarebbero dovute essere degli indizi sul menu della serata, ma dopo la prima facebook ha detto basta. E vabbé.

Dunque, quello che avevo in mente era (evitando i nomi da chef del gambero rosso):
- antipasto di polpettine cipollose e gambi di sedano con gorgonzola
- ravioli sardi conditi con crema di funghi e gorgonzola e speck croccante
- torta caprese

Data la fretta, le polpettine si sono trasformate in mini polpettoni: piccole bombette cipollose, meno croccanti di quanto sperassi, ma morbide dentro. Avendole cotte in forno, tutto sommato non sono uscite male.
Sono un mix di due ricette, questa e questa.
Ho fatto una pappetta con un bicchiere di latte e due cucchiai di pan grattato, che ho fatto riposare per qualche minuto. Scoprendo che, se gli si concede un po' di tempo, anche il pan grattato più sottile riesce ad assorbire il liquido alla perfezione.
Poi, in lacrime, ho aggiunto una cipolla tritata e i 400 gr degli hamburger arrivati con la zolla di mercoledì. Un po' di noce moscata, un uovo, un pizzico di sale (troppo poco). E bon.
Poi inizia il pasticcio: ho grattugiato una patata e, appallottolate le polpette, ho tentato di rivestirle con le patate. Operazione che non è propriamente riuscita. Ignoro il fallimento e procedo. Una passata nel pangrattato, un'altra 'ncoculata con le mani unte di olio (chi non conosce il termine, può cercarlo qui) e in forno a 200° per una mezz'ora.


Buono il risultato, anche se lontano da quello desiderato. Un buon bicchiere di Terre Brune ha fatto dimenticare ogni dispiacere. Trattamento da signori, questa sera!


Rapidamente, il primo, liberamente ispirato a questa ricetta.
Un raviolo in freezer non è per sempre, quindi ho deciso che era arrivato il momento di sacrificare la piccola scorta di ravioli sardissimi ripieni di patate e pecorino, opera dei cari amici Fabrizio e Daniela.
Porcini secchi in ammollo nel latte per un'oretta, poi una rapida saltata in olio e aglio e l'aggiunta del latte dell'ammollo e di un pizzico di sale. Dopo una cottura di qualche minuto, hanno subito un'inesorabile frullata e sono stati ributtati in padella, perché si unissero a un tocchetto(ne) di gorgonzola. Un altro po' di latte per favorirne lo scioglimento e il letto cremoso è fatto.
Ravioli delicatamente cotti e altrettanto delicatamente posati sul lettino di crema, dopo una rapida saltata nella padella ormai vuota per evitare troppa acqua di cottura nel piatto.
Lo speck tagliato a striscioline e croccantizzato in padella è stato il tocco finale.
Inevitabilmente goduriosi.


E ora la torta: primo esperimento di caprese.
Una delizia... ma cosa può venire fuori dal matrimonio di burro, mandorle e cioccolato???
Metà dose di questa ricetta per una teglia da 20 cm, rivestita di carta forno.
Mandorle a 200° troppo abbrustolite. La prossima volta mi ricorderò di metterle nel ripiano in basso sì, ma senza superare i 180°. Così come mi ricorderò di non impostare la temperatura a 160°, perché quel mio forno burlone ha temperature tutte sue... quindi a 180° per 45 minuti circa (o anche più, prova dello stecchino e non si sbaglia mai), avendo l'accortezza di coprire la superficie con la carta forno solo DOPO aver visto la crosticina croccante in superficie. Così si evita il papocchio che ho combinato io.
La spolverata di zucchero a velo è stata necessaria per camuffare i danni e la carta forno non ho potuto toglierla, pena lo smembramento della torta.
Ritento, verrà meglio. O male che vada, godremo di nuovo di questa bontà imperfetta.


Memorandum: ogni azione ha le sue conseguenze.