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venerdì 30 marzo 2012

Profondo rosso

Questo è il sequel di un post che preparerò prossimamente sulla prima versione sperimentata della pasta con la barbabietola. Un po' come i tre ultimi film della serie di Star Wars, insomma. Racconta il presente, del passato se ne parlerà in futuro.



Questa seconda versione è decisamente più sofisticata, ha perfino previsto l'uso del tritatutto. Un'invenzione fantastica, che funziona alla perfezione. L'ho scoperto stasera e penso che non lo abbandonerò più... un soffritto perfetto in 10 secondi. Al limite dell'emozionante.

Vorrà dire che le prossime volte, invece di tagliarmi inavvertitamente tagliuzzando verdure, dovrò farlo pulendo le ben più pericolose lame di questo aggeggio. Ma il pericolo è il mio mestiere.


Dunque: un filo d'olio in padella, poi un soffritto di cipolla e speck. Quando lo speck inizia a profumare casa, si butta in padella anche la barbabietola tritata, insieme alla carota e qualche foglia di basilico. E mi sono appena ricordata che c'era anche del sedano in frigo, uff.

Solita sfumata con vino bianco, poi cottura con coperchio per 10-15 minuti. Potrebbe essere necessario aggiungere altra acqua.

Quando la pasta è cotta, saltare il tutto in padella. Si potrebbe aggiungere un po' di panna da cucina, oppure del parmigiano grattugiato o del gorgonzola (che per me è quasi come il nero, sta bene su tutto).

E questo è il risultato: una foto che non rende.