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martedì 3 luglio 2012

Pitta di patate



La scatola delle patate scoppia.
Urge ricollocazione. In pancia.
Con questa ricetta passa pure la nostalgia di casa.



1 kg patate
2 cipolle grandi
300-400 gr pomodorini e/o passata di pomodoro
prezzemolo, menta
finocchietto sotto aceto (aka "caruselle")
olive, capperi, origano
1 uovo
pangrattato qb
pecorino grattugiato qb

***

Bollire e schiacciare le patate.
Tagliare finemente le cipolle, sciacquarle e farle appassire nell'olio, a pentola coperta.
Una volta diventate quasi trasparenti, aggiungere: pomodorini (e/o passata), origano, caruselle, olive, capperi e un po' di sale. Far cuocere a fiamma media senza coperchio. A cottura ultimata, far raffreddare.
Intanto, nelle patate ormai raffreddate, aggiungere olio, menta, prezzemolo, l'uovo, un po' di pepe e il formaggio grattugiato. Amalgamare e poi aggiungere il condimento raffreddato. Controllare il sale e aggiungere il pangrattato.

Oliare abbondantemente la teglia e sistemare il composto (lasciandone un po' da parte per la superficie), livellandolo e compattandolo in modo da far fuoriuscire un po' di olio dai bordi della teglia. Con l'olio che risale ungere la superficie della pitta, aggiungere il sughetto lasciato da parte e spolverare di pangrattato. Un trucchetto da chef: quando si livella la superficie, spruzzare dell'acqua: farà uscire l'amido dalle patate che, insieme all'olio e al pangrattato, creerà una golosa crosticina croccante.
Nel mio forno va a 200° per 45 minuti (o anche 210° per 30 minuti, se si ha fretta).


Mangiare tiepida in grandi quantità.



Memorandum
per le crocchette di patate l'impasto è praticamente lo stesso, con l'aggiunta di 1 uovo e tanto pangrattato e formaggio fino a far diventare il composto abbastanza asciutto e non appiccicoso.
Non deve sporcare le mani. 
Poi vabbè: le butti nell'olio caldo, il composto si spappola e perdi le prime crocchette. Sistemi il composto, ributti le seconde crocchette nell'olio caldo e si ri-spappolano. Prendi quello che avanza e il giorno dopo mangi con gioia una mini-porzione di pitta.
Umore risollevato.